Cosa significa per me Allevare?

Dietro alla parola allevare c’è un mondo: idee/pensieri/progetti/studi, grandi emozioni come amore, gioia ma anche delusioni, tristezza; tutto il tempo dedicato alla gestione dei cani, dalla quotidianità agli allenamenti e alle gare.
La scelta di veterinari specialisti; centinaia di km macinati per attività coi cani; ferie molto limitate, una vita condizionata e dedicata ai cani… e tanto tanto altro ancora.
Sono fermamente convinta che l’amore e la passione non bastino per Allevare, sono solo la base. L’esperienza è fondamentale e viene col tempo, ma è necessario studiare: servono delle nozioni di cinofilia sulle fasi di vita dei cuccioli, sull’anatomia dei cani, sulle interazioni e comunicazioni del branco, sui meccanismi di apprendimento, sull’alimentazione… etc
Fondamentale è la quantità e qualità di tempo che si riesce a dedicare ai cuccioli allevati: se l’allevatore lavora in ufficio dalle 8 alle 17 come può seguire bene i cuccioli? Non basta mettere degli oggetti a caso nel recinto!

Per fare un buon lavoro è importante che i cuccioli vengano stimolati in maniera appropriata alla loro età: facendo ciò è possibile ottenere una migliore assimilazione delle esperienze e avere quindi cani adulti al massimo delle loro potenzialità.
Ciò vuol dire avere cani equilibrati, che sanno adattarsi, controllarsi, essere socievoli, mai paurosi, ma curiosi, propositivi alle nuove esperienze ed attività.
I cuccioli avranno perciò da adulti una personalità data in parte dalla genetica e in parte dalle esperienze avute durante la loro vita.

Ecco alcuni punti importanti per la mia idea di Allevamento:

LINEA DA LAVORO o LINEA DA BELLEZZA: ENTRAMBE!

Per me questa distinzione non esiste proprio. Ritengo che gli shetland siano cani da lavoro di grande bellezza: devono mantenere entrambe le caratteristiche. Il mio motto è “beauty and brain”: ciò significa che il mio lavoro punta ad avere cani belli, che siano in standard e possano fare esposizioni e campionati, ma che mantengano anche l’istinto e il lavoro sul gregge per cui sono nati e che possano cimentarsi in altre attività sportive come l’agility.
All’interno delle cucciolate ci sarà sempre il cucciolo più energico, quello più tranquillo, quello più riflessivo e quello più impulsivo.
Non sono cani da divano, gli shetland hanno bisogno di fare attività, o comunque una vita attiva e ricca di stimoli.

CUCCIOLATE

Sono attentamente studiate e selezionate: avere una cucciolata e gestirla è un investimento enorme in termini di tempo, impegno mentale e fisico. Dubito fortemente su chi fa una cucciolata dietro all’altra, senza mai fare gare coi cani, usando sempre un maschio vicino a casa, senza cercare di migliorarsi: quello per me è sfornare cuccioli e arricchirsi, non Allevare.

Un buon allevatore cerca di migliorarsi sempre, ogni cucciolata è importante e ha precisi obbiettivi a lungo termine per il bene della razza.
Sono focalizzata sulla qualità e non sulla quantità.

LE “FATTRICI”

Devono avere il tempo di crescere e maturare. La prima cucciolata avviene al 3° calore, o circa 2 anni di età, non prima. È fondamentale per me dare alla femmina il tempo di crescere e maturare prima di avere una cucciolata; oltretutto è importante che si crei un bel rapporto con me, in modo tale da affrontare insieme l’esperienza della cucciolata, io devo essere per loro un punto di riferimento solido, con una bellissima intesa e complicità.

Ciò è importante anche perché il bagaglio di esperienze della mamma, il suo carattere, la sua salute influenzano tantissimo i cuccioli durante la crescita: sapevi che c’è una grande influenza anche prima della nascita? Durante la gestazione i cuccioli sentono tutte le emozioni della mamma, oltre ai gusti alimentari ad esempio.

Prima e durante una cucciolata, l’attenzione e la cura verso la mamma aumentano, è importantissimo che sia serena, in forma, nessuno stress e nessuna situazione che la infastidisca, oltre chiaramente a maggiori attenzioni circa l’alimentazione.

I CUCCIOLI NASCONO E CRESCONO IN CASA

La cassa parto viene montata circa una settimana prima dell’arrivo dei cuccioli così che la mamma possa iniziare ad entrarci e usarla.

La collocazione è strategica in una stanza tranquilla e appartata, un ambiente idoneo, anche dal punto di vista igienico, con un letto per me, in modo tale da poter poi monitorare i cuccioli anche durante la notte almeno per le prime settimane.

Nel periodo prenatale le reazioni emozionali della madre si ripercuotono sui feti e per i cuccioli avviene una abituazione agli stimoli tattili fin da quando sono in pancia.

I PRIMI GIORNI DI VITA FINO ALLE 2 SETTIMANE

I cuccioli nascono ciechi e sordi, non riescono a stabilizzare la loro temperatura, né ad evacuare in modo autonomo.
Si scaldano quindi stando vicino l’uno con l’altro e nascondendosi sotto alla mamma.
Tengo controllata la temperatura e l’umidità della stanza, riscaldando i cuccioli con un tappetino riscaldante se necessario in base alla stagione.
Il 95% del loro tempo è sonno REM, la veglia è dedicata alle poppate.
Così piccoli hanno già tre riflessi meravigliosamente sviluppati:

  • RIFLESSO LABIALE: appena sentono il capezzolo succhiano
  • RIFLESSO RESPIRATORIO: la madre li lecca nella zona ombelico-genitale per dare via alla respirazione autonoma appena nati
  • RIFLESSO PERINEALE: stimoli nella zona genitale per eliminare, quando la mamma li capovolge a pancia in su per stimolarli insegna una posizione fondamentale per il loro futuro da adulti: la sottomissione passiva.

I cuccioli vengono da subito manipolati per essere pesati diverse volte al giorno.
Pratico un programma di stimolazione neurologico precoce dal 3° giorno di vita fino ai 16 giorni di vita circa.
Questo programma, formato da semplici esercizi quali: stimolazione dei polpastrelli, cucciolo sollevato e tenuto in diverse posizioni e a contatto con una superficie fredda porta ad avere: miglioramento delle prestazioni cardiovascolari, battiti cardiaci e ghiandole surrenali più forti, maggiore tolleranza allo stress ambientale, maggiore durata della vita e resistenza alle malattie.

SECONDA/TERZA SETTIMANA

Fin dalla seconda settimana di vita i cuccioli entrano in contatto con superfici diverse sotto alle loro zampette: cartone, imballaggi dei pacchi postali, carta, plastica, vari tipi di tessuto, piume etc. I cuccioli entrano anche in contatto con dei peluches, che imparano col tempo a scavalcare, raggirare e dormirci sopra o sotto!
La terza settimana viene definita periodo di transizione perché ci sono molti cambiamenti: apertura occhi, comparsa dell’udito, evacuano da soli.
Dai 15 giorni la mamma è una base sicura e verso i 20 giorni c’è la comparsa dei denti.
I cuccioli iniziano l’esplorazione del mondo “a stella”: si dice così perché fanno avanti e indietro dalla mamma.
La cassaparto inizia ad essere un campo minato di giochi e oggetti vari: ogni giorno i cuccioli hanno un oggetto nuovo/una esperienza nuova; materiali diversi, forme e colori diversi, quando i cuccioli entrano in contatto con alcuni di essi fanno rumore se spostati o calpestati.
I cuccioli iniziano inoltre ad essere più stabili e abili nei movimenti: vengono così spostati in un’area più grande dove possono esplorare e curiosare, con un angolo di riposo, una zona ricca di giochi e oggetti vari e una zona per fare i bisognini, con una vera e propria parte di terra ed erba così che imparino fin da subito a sporcare sull’erba.
Già a 3 settimane di vita i cuccioli iniziano ad allontanarsi dalla zona di riposo per fare i bisognini.
Alla fine della terza settimana, intorno ai 21 giorni, inizio molto gradualmente lo svezzamento che sarà poi attuato con un’alimentazione naturale.
Inizio a stimolarli anche dal punto di vista olfattivo con varie spezie e ad abituarli al taglio unghie e alla spazzola.
Iniziano i primi “richiami” nei momenti della pappa e si abituano a rimanere anche da soli molto gradualmente.
Rispettando il volere della mamma e seguendo le sue reazioni per gestire la durata, inizio a far entrare nella stanza altri membri della famiglia umana e anche membri canini.

LA QUARTA SETTIMANA FINO ALL’ARRIVO NELLE NUOVE CASE

Dalla 4° alla 12° settimana abbiamo il periodo di socializzazione: interazioni inter, intra specifiche e ambientali: in parole semplici socializzazione con altri cani, altri animali e con l’ambiente.
La madre insegna: inibizione del morso, gerarchizzazione alimentare, gestione autocontrollo, gestione frustrazione e calma (quando le persone adottano un cucciolo ad un mese questo è tutto ciò che manca al cucciolo e che creerà problemi comportamentali in futuro!).
Al compimento di un mese i cuccioli vengono spostati in un recinto ancora più grande a stretto contatto con la routine quotidiana di tutta la famiglia, e abituati ai rumori di casa come aspirapolvere, phon, etc e i rumori esterni quali sirene, camion, motorini etc.
Inizio anche con i CD dei vari rumori: sirene, temporali, fuochi d’artificio… ma anche musica classica!
Continuo a fornire nuove stimolazioni visive, uditive, gustative e tattili.
Inizia ora il “divertimento”: i cuccioli avranno a che fare con gli oggetti più disparati per dimensioni, texture, forme, rumorosità, introduco dei piccoli tunnel, zone buie dove entrare, oggetti che pendono dall’alto, griglie, medaglie, bottiglie, palline, ombrello etc.
Ogni giorno inserisco degli elementi nuovi e cambio la disposizione degli oggetti così che per loro sia sempre stimolante.
In questo periodo avviene la prima uscita in giardino, man mano più duratura se il tempo lo permette.
I cuccioli vengono abituati ad avere un collare, una pettorina e insegno loro a seguire al guinzaglio, o per lo meno, i primi approcci!
Attuo l’introduzione al clicker e alcuni problem solving.
Se c’è una buona temperatura potranno anche avere le prime interazioni positive con l’acqua, entrando con le zampette e giocando dentro una ciotolina.
Vivono a stretto contatto con tutta la famiglia, stabiliscono legami e interagiscono con tutto il branco.
Inizio anche ad abituarli alla macchina, in modo graduale e al kennel.

SCELTA DEI FUTURI PROPRIETARI

Invito chiunque fosse interessato o incuriosito dal mio lavoro e dai miei cani a venire a trovarmi per parlare e approfondire ogni aspetto.
Accolgo con piacere futuri proprietari il prima possibile per conoscere e farsi conoscere dai cuccioli, anche con visite regolari e frequenti se la distanza lo permette!
I cuccioli raggiungeranno le nuove famiglie intorno ai 75 giorni o più tardi, con pedigree ENCI-FCI, iscrizione all’anagrafe canina, prima vaccinazione e sverminazioni. I cuccioli saranno accompagnati da un puppy-kit con tutto il necessario per le prime settimane di vita insieme e avrete tutti i file con foto e video della loro crescita.
La scelta delle nuove famiglie è per me una grande responsabilità: deciderò il loro destino.
Cerco di scegliere famiglie che possano garantirgli una buona vita, ricca di stimoli e attività.
Non voglio per loro una vita da divano, non una vita in kennel come cane atleta.
Apprezzo e preferisco famiglie attive che facciano magari delle attività con i cuccioli: sheepdog, agility, obedience, rally obedience, pet therapy, dog dance etc… gli sheltie sono molto adatti a qualsiasi attività.
Non mi interessa il livello agonistico. Quello a cui tengo di più è che vi divertiate insieme, che il cane venga rispettato e considerato un membro della famiglia. Se poi avrete l’occasione e vorrete cimentarvi in competizioni e gare tanto meglio, ne sarò felice, ma non è la mia priorità. Il mio non è un allevamento di shetland “da agility”, l’agility non è un gene che si trasmette.
Vorrei restare in contatto con tutti i futuri proprietari dei miei cuccioli.
Sarò disponibile tutta la vita del cucciolo per qualsiasi cosa.
Sarebbe bello anche poter rivedere il cucciolo di tanto in tanto se la distanza lo permetterà.